Al giorno d’oggi, la tecnologia dell’interfaccia cervello-computer si sta sviluppando rapidamente. Le possibilità per i pazienti paralizzati sono immense, con il potenziale per la comunicazione, il movimento ed il controllo dei dispositivi esterni. Molti sistemi si sono concentrati, infatti, sul consentire ai pazienti di controllare le protesi robotiche e le sedie a rotelle.
Tuttavia, la parola scritta è estremamente importante ed in particolare nella nostra società sempre più digitale, le tecnologie che la rendono più accessibile a questi pazienti sono di grande interesse.
A tal merito, i ricercatori della BrainGate Collaboration hanno sviluppato una nuova iterazione dell’interfaccia cervello-computer che consente ad un paziente con lesioni spinali di digitare il testo sullo schermo di un computer. Il paziente immagina di fare i movimenti della mano coinvolti nella scrittura di ogni lettera su una pagina ed i sensori impiantati nel cervello riconoscono la firma neurale unica di ciascuna lettera, consentendo una velocità di digitazione relativamente rapida di 90 caratteri al minuto. Il sistema, così, può consentire ai pazienti con gravi lesioni spinali di comunicare con altri e di utilizzare Internet più facilmente.
Le versioni precedenti del sistema prevedevano che i partecipanti pensassero di spostare un cursore su uno schermo contenente una tastiera virtuale e quindi di selezionare la lettera desiderata. Quel sistema ha prodotto il record precedente di 40 caratteri al minuto ma per questo nuovo sistema, i ricercatori si sono rivolti alla scrittura a mano e al pensiero che ci sta dietro.
Una missione importante della ricerca del BrainGate Collaboration è quella di ripristinare una comunicazione rapida e intuitiva per le persone con gravi disturbi del linguaggio o motori.
E’ evidente che la dimostrazione di una decodifica neurale rapida e accurata della scrittura a mano segna un nuovo entusiasmante capitolo nello sviluppo di neurotecnologie clinicamente utili.